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![]() ![]() ![]() ![]() Sia data un'applicazione: ![]() È interessante porsi la seguente domanda: quali proprietà dovrà avere ![]() Ricordiamo che la struttura di spazio affine su un insieme è data da un'applicazione ![]() e soddisfacente certi assiomi. Siamo tentati a dire che ![]() ![]() ![]() ![]() Tale definizione invece non può essere corretta come si nota immediatamente osservando che al primo membro abbiamo un vettore di ![]() ![]() Risolviamo il "problema" connettendo i due vettori tramite un'applicazione tra ![]() ![]() ![]() ![]() È d'altra parte ragionevole aspettarsi che un'applicazione che conservi la struttura affine sia in qualche modo connessa con le applicazioni lineari anche ricordando che uno spazio affine si può sempre vedere come spazio vettoriale una volta fissato un suo punto -come detto, in sostanza uno spazio affine è uno spazio vettoriale di cui cerchiamo di "dimenticarci" l'origine. La non univocità di questa scelta si tradurrà, come vedremo, nel fatto che applicazioni affini diverse potranno essere associate alla stessa applicazione lineare. | ||||||||||
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