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13. DEFINIZIONE
Sia
spazio affine su
e siano
;
diciamo che l'insieme
costituisce il
segmento
di estremi
e ;
si noti che non ci stiamo riferendo alla coppia ordinata:
.
Nel piano o nello spazio ordinario (che sono spazi affini reali) usualmente si pensa al segmento di estremi
e
come all'insieme di tutti i punti che "stanno tra"
e ;
ma in uno spazio affine astratto il concetto di "giacere tra" non ha in generale senso.
(Esso può venir definito nel momento in cui il campo
è ordinato, cosí come
,
precisamente sia
ordinato e
,
sia
,
allora
e
stanno in
che è una retta vettoriale di
per cui esiste un unico
tale che
;
diciamo che
giace tra
e
se
).
Siano
e
due segmenti in
;
essi vengono detti
paralleli
se la retta
è parallela alla retta .
14. DEFINIZIONE
Siano
;
diciamo che la coppia
costituisce un
segmento orientato
; certamente ora
.
Dati due segmenti orientati
e
diremo che essi sono
paralleli
se i corrispondenti segmenti non orientati
e
sono paralleli.
15. DEFINIZIONE
Siano
e
segmenti orientati di
paralleli; allora i vettori
e
appartengono entrambi alla comune giacitura di
e ;
trattandosi di una retta vettoriale
tale che
;
si noti che
.
Tale scalare è detto rapporto dei segmenti orientati
e
e scriveremo
Il significato di
nel piano e nello spazio ordinario è evidente:
- il segno di
ci indica se i vettori applicati
e
sono concordi o discordi:
-
e
hanno lo stesso verso;
-
e
non hanno lo stesso verso;
- il modulo di
rappresenta il rapporto tra la lunghezza del segmento
(che nel piano ordinario è indicato semplicemente con il simbolo
mentre la sua misura è indicata con il simbolo
)
rispetto alla lunghezza di ,
o, in altre parole, la lunghezza di
quando misurata con la lunghezza di
come unità di misura.
In uno spazio affine astratto
è un campo generico e non abbiamo piú la nozione di segno e modulo di ,
ciononostante si può ancora affermare che possiamo confrontare la lunghezza di segmenti orientati paralleli, intendendo con ciò che possiamo semplicemente determinare il loro rapporto.
Si noti che quando abbiamo costruito lo spazio dei vettori liberi
associato al piano ordinario noi non ci siamo mai serviti della possibilità di confrontare lunghezze di segmenti arbitrari (capacità che intuitivamente abbiamo nel piano ordinario e che ci permette di scegliere un segmento come unità assoluta di misura) né ci siamo serviti della possibilità di confrontare il verso di vettori applicati paralleli ma solo di confrontare la lunghezza e contemporaneamente il verso di segmenti orientati paralleli (ad esempio nel caso degenere della somma di due vettori applicati o nella definizione di moltiplicazione di un vettore applicato per un numero reale ed ancora nella definizione di vettori equipollenti).
La stessa abilità ritroviamo ora in uno spazio affine astratto, com'era d'altra parte lecito aspettarsi.
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