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6. PROPOSIZIONE Sia $\mathcal{A}$ spazio affine su $\mathbf{V}$ e $\mathcal{S}\subseteq \mathcal{A}$ sottospazio affine: $ \mathcal{S}=\mathsf{S}(P,\mathbf{U})$ con $P \in \mathcal{A}$ e $\mathbf{U}\subseteq \mathbf{V}$ sottospazio vettoriale; allora $\mathcal{S}$ ha una naturale struttura di spazio affine su $\mathbf{U}$ ottenuta associando ad ogni coppia di punti $P,Q$ di $\mathcal{S}$ il vettore $\stackrel{\displaystyle{\longrightarrow}}{PQ}$ di $\mathbf{U}$.

DIMOSTRAZIONE Sappiamo già che ; dobbiamo dimostrare che
   (ASS.1 in ):
poiché in particolare e possiamo dire che avendo usato ASS.1 in $\mathcal{A}$; ma $Q \in \mathcal{S}$ per definizione 1 di sottospazio affine.
Infine dobbiamo dimostrare che vale (uguaglianza fra vettori di ) (ASS.2 in $\mathcal{S}$), ma poiché $P,Q,R \in \mathcal{A}$ l'uguaglianza scritta sopra vale in $\mathbf{V}$ e quindi certamente vale in $\mathbf{U}$.


7. OSSERVAZIONE La dimensione di $\mathcal{S}$ come sottospazio affine di $\mathcal{A}$ o come spazio affine a sé stante ovviamente coincidono.


8. OSSERVAZIONE Fissando un punto in $\mathcal{S}$ abbiamo una corrispondenza biunivoca tra i punti di $\mathcal{S}$ e i vettori della sua giacitura e questo è un risultato generale per gli spazi affini (vedi punto 3 di proposizione 7 della sezione "Spazi affini: definizione e proprietà"); in particolare, poiché $\mathcal{S}$ viene usualmente assegnato specificando anche un suo punto: , potremo dire che

e viceversa
.
Questo fatto verrà usato ripetutamente in seguito.

9. ESERCIZIO Nell'esercizio che segue si determina una condizione necessaria e sufficiente affinché un sottospazio sia contenuto in un altro sottospazio. vai agli esercizi

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