Dotiamo
della struttura di
-spazio vettoriale: a tal
fine dobbiamo definire le operazioni di addizione e moltiplicazione per uno
scalare.
7. DEFINIZIONE
Somma:
Siano
;
fissiamo un punto
,
ciascuno dei due vettori liberi ha un unico rappresentante in
;
siano essi
e
rispettivamente; noi sappiamo
sommare tali vettori applicati di
;
sia
tale somma;
poniamo
cioè
è il vettore libero di cui
è un rappresentante,
definiamo
.
Prodotto per uno scalare:
Siano
e
;
fissiamo ancora un punto
;
ha un unico rappresentante in
;
sia esso
;
noi sappiamo moltiplicare questo vettore appl. per il numero reale
:
sia
il risultato di tale operazione;
poniamo
e definiamo
.
In definitiva abbiamo sfruttato semplicemente le operazioni già definite negli
spazi dei vettori applicati (ci siamo ricondotti al... caso precedente); d'altra parte dopo aver operato in tale maniera ci si deve porre questa domanda: quello che abbiamo ottenuto dipende o meno dalla scelta dei rappresentanti? Cioè il vettore
e il vettore
dipendono dalla scelta del punto
Se accadesse questo chiaramente la precedente definizione sarebbe scorretta; fortunatamente tutto funziona bene, come il lettore può facilmente verificare con l'ausilio di qualche disegno.
Con le operazioni definite sopra
è un
-spazio vettoriale di dimensione 2, ciò si prova facilmente sfruttando il fatto che
lo è.
8. OSSERVAZIONE
Si osservi che per ogni terna di punti
si ha