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Per motivare la definizione astratta di spazio affine che sarà data,
cominciamo col ricordare le connessioni che esistono tra piano e spazio
ordinario e gli spazi vettoriali. Per fissare le idee riferiamoci al
piano ordinario.
Noi supponiamo che il lettore sappia già cos'è un
-spazio
vettoriale; un tal lettore avrà già senz'altro visto come esempio di
-spazio vettoriale lo spazio dei vettori del piano ordinario applicati
in un punto; qui richiamiamo questo esempio perché ci serve per introdurre i
vettori liberi. 1. DEFINIZIONE Fissiamo un punto nel piano ordinario; in questo modo possiamo costruire in modo naturale uno spazio vettoriale su di dim. 2 chiamando vettori applicati in tutte le coppie ordinate del tipo ove è un punto del piano ordinario stesso; denotiamo tale insieme con il simbolo .
Rappresentiamo graficamente questi vettori come frecce o segmenti orientati con
la punta nel secondo estremo.
La scelta di una freccia si spiega in quanto dobbiamo rappresentare una coppia
ordinata di punti e non un semplice insieme costituito da 2 punti.
Inoltre osserviamo che nella nostra rappresentazione grafica del vettore
applicato
coinvolgiamo tutti i punti che "stanno tra"
e ;
in effetti si tratta di una pura comodità grafica
visto che tali punti sono determinati univocamente dagli estremi.
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