Soluzione 25.


Innanzitutto si ha: u=cos(4π/3)+i·sen(4π/3)=-1/2-i·√3/2.



  1. Ogni numero complesso α è algebrico su R; se α non appartiene ad R, esso è radice di x²-2Re(αx)+α²R[x]. Il numero complesso u è una radice cubica complessa di 1.


  1. u=-1/2-i·√3/2  ⇒  (u+½)2=-¾  ⇒  u2+u+1=0
e: pu(x)=x2+x+1 è monico, irriducibile (il discriminante: Δ=-3 non è un quadrato in R), a coefficienti interi e dunque reali e si annulla in u, cioè è il polinomio minimo di u su R. Oppure: u, essendo una radice terza di 1, verifica u3-1=0, ed: u3-1=(u-1)(u2+u+1); u ed ū sono le radici complesse e non reali di u2+u+1.


  1. Vediamo se questo campo è il campo complesso. Sicuramente R(-1/2-i·√3/2)R(i) in quanto -1/2-i·√3/2R(i)=C.
Per l'altra inclusione risulta allo stesso modo che CR(-1/2-i·√3/2) perchè iR(-1/2-i·√3/2), infatti:

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  1. Essendo u algebrico su R, è anche algebrico su una qualunque estensione di R, mentre non è detto che lo sia su un sottocampo, per esempio Q. In questo caso però il polinomio minimo pu(x) di u su R è a coefficienti interi, quindi razionali. Il fatto che esso è monico e si annulla in u è inalterato, ed essendo irriducibile su R lo è anche su Q, quindi pu è anche il polinomio minimo di u sui razionali, e u è algebrico su Q.


  1. Per quanto detto nel punto (d), il polinomio minimo di u su Q è pu. Il grado di Q(u)/Q è, come quello di R(u)/R, deg(pu(x))=2.


  1. Si ha che R(u)/Q(u) è estensione trascendente non essendo, per esempio, π algebrico su Q(u). Infatti se lo fosse, ci sarebbe un polinomio diverso da 0 a coefficienti in Q(u) nullo in π. Ma Q(u)={a+bu, a,bQ}, quindi esisterebbero ai, bi con i=0,...,n tali che (a0+b0u)+(a1+b1u)π+...+(an+bnun=0 cioè (a0+a1π+...+anπn)+u(b0+b1π+...+bnπn)=0 e questo accade in Q(u) se e solo se a0+a1π+...+anπn=0 o b0+b1π+...+bnπn=0 con qualche ai o bi diverso da 0 cioè π sarebbe algebrico su Q, il che è falso.



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