Soluzione
17.
- Il polinomio
minimo di √5 su Q è (si
veda la soluzione
dell'esercizio 1) x2-5.
Essendo √5 algebrico
su Q, lo
è anche sull'estensione Q(v).
Il polinomio minimo
di √5 su Q(v)
è ancora x2-5
perchè x2-5
è irriducibile
su Q(v).
Proviamolo: v=i√5 implica v2+5=0
e pv=x2+5
è irriducibile in Q[x]
perchè non ha radici,
quindi è il polinomio
minimo di v su Q. Ne segue che [Q(v):Q]=2,
e che quindi Q(v)={a+bv,
a,b∈Q}.
Dire che x2-5
è irriducibile su Q(v)
equivale a dire che non esistono a,b∈Q tali che (a+bv)2=5
cioè tali che a2-5b2+2abi√5=5
cioè tali che a2-5b2-5=0
e 2ab=0 il che è vero.
- Si ha che: deg(pu)=2=deg(pv)
da cui la dimensione di Q(u)
e Q(v)
come Q-spazi
vettoriali è in entrambi i casi 2. Le basi sono: {1, u}={1,
√5} e {1, v}={1, i√5}.
Inoltre [Q(u,v):Q]=4,
perchè Q(u,v)=Q(u)(v)
e abbiamo visto che [Q(u)(v):Q(v)]=2
e che [Q(u):Q]=2.
Quindi per il teorema della
torre si ha che una base di Q(u,v)
come Q-spazio
vettoriale è data dai quattro prodotti: {1,
u,
v, uv}={1, √5, i√5, 5i}.
Torna
agli esercizi.
Torna
alla teoria.
Vai
all'esercizio 18.