Vediamo ora come applicare la teoria fin qui vista; cioè data
una quadrica
di equazione
vediamo come operare per ridurla a forma canonica sia nello
spazio affine
e
che in quello euclideo . Vediamo inoltre come
riconoscere, data
, di che tipo di quadrica si
tratta senza svolgere i calcoli, ma usando i valori degli
invarianti affini o euclidei.
Sia data la quadrica di equazione
cerchiamo la forma canonica affine che risulta essere equivalente
a
.
La matrice associata a
, e quella associata alla
parte quadratica sono:
risulta
non degenere.
Cerchiamo l'affinità che manda
nella
quadrica
(forma canonica).
In pratica dobbiamo cercare un nuovo riferimento in cui
sia diagonale. Per far questo consideriamo la
forma quadratica
associata alla
matrice
e scegliamo un primo vettore base
per il nuovo riferimento che soddisfi la condizione:
.
Prendiamo, ad esempio,
; si ha
quindi va bene.
Calcoliamo ora
cioè
Prendiamo un secondo vettore che, oltre a soddisfare
la precedente condizione, risulti anche tale che
. Scegliamo come secondo vettore
e si ha
quindi va bene.
Ripetendo le operazioni precedenti si calcola
.
Cerchiamo ora il terzo vettore che formerà la nuova base.
Si deve avere:
e al solito . Scegliamo come terzo
vettore
che soddisfa le condizioni;
risulta
.
Risulta quindi che
è una base
diagonalizzante per la forma quadratica che trasforma la matrice
in
attraverso l'operazione
dove
Tutto ciò vuol dire che se effettuiamo nella quadrica una
trasformazione del tipo
si annulleranno i termini di secondo grado misti. Svolgendo i
calcoli si ottiene l'equazione
A questo punto bisogna far sparire i termini di primo grado.
Applichiamo il completamento dei quadrati alle variabili e :
effettuando ora la sostituzione
l'equazione della quadrica diventa
A questo punto dobbiamo proseguire in base al tipo di
classificazione richiesto:
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