Criteri di convergenza
In questa sezione sono riportati alcuni utili strumenti teorici per valutare il carattere di una serie data. In generale, non è detto che i teoremi qui presentati siano immediatamente ed universalmente applicabili alla serie che si desidera studiare. È quindi molto importante fare attenzione alle ipotesi che compongono i successivi enunciati, in modo da utilizzare tali criteri opportunamente, evitando così di giungere a conclusioni errate.
Criterio del confronto
È il criterio più versatile e permette di stimare la convergenza di una serie confrontandola con un'altra il cui carattere è noto.



Ovviamente nel caso di serie a termini reali positivi possiamo sostituire l'ipotesi di convergenza assoluta con quella di convergenza semplice.
Criterio della radice
Consideriamo una generica serie a termini reali o complessi

Allora avremo che se tale limite superiore è minore di uno, la serie converge assolutamente, se invece è maggiore di uno allora la serie non converge. Nulla si può dire se il limite vale esattamente uno.
Criterio del rapporto

Supponiamo esista

Se < 1 la serie converge assolutamente.
Se > 1 la serie non converge.
Se = 1 il criterio è inefficace.
Criterio integrale
Sia
una funzione continua, non negativa e monotona decrescente. Si ha:

Esempio celeberrimo: Serie armonica generalizzata
Criterio di Abel-Dirichlet
Sia
una successione in
a termini positivi,
monotona decrescente e che tenda a zero per n che tende all'infinito.
Sia poi
una successione tale che
risulti limitata la successione delle somme parziali
Sn ovvero


Criterio di Leibnitz
Se è
una successione in
monotona decrescente
e che tende a zero per n che tende all'infinito, allora la serie

Criterio di Raabe-Duhamel
Supponiamo di esaminare una serie a termini reali positivi tale che:

Se > 1 la serie converge.
Se < 1 la serie non converge.