A
questo punto bisogna far vedere che quelli che abbiamo definito sono
effettivamente polinomi,
verificando
che quando N è abbastanza grande (f(x)
+ g(x))N
e (f(x)g(x))N sono nulli.
Abbiamo che ai = bi = 0 per ogni i
> max(m, n) e quindi (f(x) + g(x))N = 0 se N > max(m, n).
Di
conseguenza:
f(x) + g(x)
è un polinomio di grado al più max(m,
n).
.
Supponiamo che N
> m + n e i
+ j = N.
In ogni caso il prodotto aibj è nullo, perché per definizione di grado
si ha ai = 0 se i > m e bj = 0 se j > n.
Quindi:
f(x)g(x)
è un polinomio di grado al più m + n.
Proposizione 27:
L’insieme
A[x],
con le operazioni sopra definite e con i polinomi costanti 0 e 1 come zero e
come identità,
forma
un anello commutativo contenente A
come sottoanello.
L’opposto
di un polinomio f(x) è definito da: (-f(x))i = - (ai).
Sia A un dominio di integrità.
Allora A[x]
è pure un dominio di integrità. Se f
e g sono due polinomi di A[x]
si ha che:
Inoltre
il coefficiente direttore di f(x)g(x) è il prodotto dei coefficienti
direttori di f(x) e di g(x).
OSSERVAZIONI:
deg(1 - x) = 1 e deg(-x) = 1, ma
il deg((1 - x) + (-x)) = deg(1) = 0;
Vediamo che (1 + ax)(1 + bx) = 1 + (a +b)x
+ abx2 = 1 + (a +b)x.
Quindi in A[x] esistono due
polinomi di grado 1 che moltiplicati hanno al più grado 1.
Perciò la formula 2 della
proposizione 28 non vale se A non è
un dominio di integrità.