Il limite di una successione

 

 

    Si può osservare che alcune successioni reali hanno la particolare proprietà di tendere ad un valore ben preciso, cioè, quanto più aumenta l’indice n di una successione , tanto più essa sembra avvicinarsi ad un numero reale ben preciso.

    Consideriamo, ad esempio, la successione ;  all’aumentare del valore di n, il valore di  tende a 0.  Infatti, è costituita dalla successione di numeri positivi:

 

i quali sono sempre più vicini al valore 0, come evidenziato dalla seguente animazione:


 

 

    Appare naturale, dunque, introdurre il concetto di limite di una successione: un numero reale l a cui la successione tende  all’aumentare di n (un valore, però, non necessariamente mai “raggiunto” da un termine = l).

 

 


DEFINIZIONE (2.1) Sia  una successione di numeri reali. Si dice che  tende al limite  o che converge a tale limite se è tale che:

, : , .

    In tal caso, si dice che  è una successione convergente (o ammette limite finito) e si scrive:

    oppure   .

 



    Come si può vedere negli esempi seguenti, la definizione di convergenza di una successione è più complicata delle osservazioni intuitive, ma, nonostante l’aspetto più formale, è del tutto equivalente.

 

 

ESEMPI (2.1)

 

 

    Come già mostrato per le successioni convergenti, anche altre successioni hanno un “andamento” altrettanto regolare; tuttavia, i termini di tali successioni, anziché avvicinarsi indefinitamente ad un valore limite, tendono ad assumere valori sempre più elevati all’aumentare dell’indice.


    Consideriamo ad esempio la successione  .  Evidentemente, il valore di ogni termine della successione diventa più grande al crescere del valore dell’indice n; si ottiene la successione di numeri naturali:


1, 2, 3, 4, 5, ...

che procede “all’infinito”.

 

 

    La stessa osservazione può essere applicata a successioni  i cui termini tendono ad assumere valori negativi in valore assoluto sempre più elevati al crescere di n.

    Ad esempio, osserviamo la successione “opposta” della precedente .   Quanto più aumenta il valore di n, tanto più il termine  “si allontana” dallo 0.  Si genera, infatti, la successione di interi negativi:


-1, -2, -3, -4, -5, ...

 

 

Possiamo, così, introdurre il concetto di divergenza di una successione reale.

 

 


DEFINIZIONE (2.2) Sia  una successione di numeri reali.

1)     Si dice che  tende a  o che diverge positivamente se è tale che:

, : ,

    In tal caso, si dice che  è una successione divergente positivamente (o ammette limite ) e si scrive:

  oppure   .

 

2)     Si dice che  tende a o che diverge positivamente se è tale che:

, : ,

    In tal caso, si dice che  è una successione divergente negativamente (o ammette limite ) e si scrive:

    oppure   .

 

 



    Anche nel caso delle successioni divergenti, gli esempi aiutano a chiarificare come la definizione formale è equivalente ai concetti intuitivi.

 

 

ESEMPI (2.2)

 

 

    Il fatto che una successione possa essere convergente o divergente non implica affatto che per ogni successione debba ammettere limite. Esistono, cioè, molte successioni che non hanno limite.

 

 


DEFINIZIONE (2.3) Una successione che non è convergente e non è né divergente positivamente né negativamente si dice che è una successione che non ha limite o che è una successione oscillante.

 


 

Consideriamo, ad esempio, la successione .  Essa assume alternativamente i valori 1 e -1, indefinitamente. Non appare "ragionevole" che tale successione abbia limite: non si avvicina a nessun valore.

 

 

    Dimostrare formalmente che una successione è oscillante con gli strumenti che abbiamo finora è piuttosto complicato, come mostrato negli esempi.

    Nei capitoli successivi vengono mostrate alcune nozioni che permettono di provare che una successione non ha limite in maniera più veloce ed elegante.

 

 

ESEMPI (2.3)