Funzione di ripartizione o di distribuzione,
o delle probabilità cumulate (CDF)
In alcune situazioni potremmo essere interessati non alla probabilità che la variabile casuale X assuma uno specifico valore, bensì alla probabilità che essa assuma un valore minore o uguale ad un dato valore x. In tal caso si devono considerare delle probabilità cumulate : P(X ≤ x) che si riferiscono alla probabilità degli intervalli ( , x]. Data una variabile casuale X, la funzione che fa corrispondere ai valori di x, le probabilità cumulate P(X ≤ x) viene detta funzione di ripartizione è indicata con ed è così definita: La funzione di ripartizione è definita sia per le variabili casuali discrete che per le variabili casuali continue.Osservazione: Se due variabili casuali hanno la medesima funzione di ripartizione esse si dicono somiglianti. Proprietà della funzione di ripartizione: 1. 2. l'ultima limite è la proprietà di normalizzazione. 3. 4. dunque la funzione di ripartizione consente di stabilire la probabilità che la variabile casuale semplice X assuma valori compresi in intervalli di tipo , dove abbiamo anche: cioè la funzione di ripartizione presenta dei punti di discontinuità di 1° specie (o salti).
Osservazione: si chiama salto la quantità pari alla differenza tra i limiti: dove la funzione
è la funzione di massa che misura la probabilità che la
variabile casuale semplice discreta X assuma valori uguale ad .
Possiamo utilizzare la rappresentazione dei dati tramite una tabella: dove x1, x2, x3, ..., xn sono i valori della variabile casuale discreta X e pi = P(X = xi) con . La funzione di ripartizione sarà: dove è la funzione di massa della variabile casuale discreta X. Abbiamo:
Esempio 1: Nel lancio di un dado non truccato gli unici risultati possibili sono le facce da
Il grafico della funzione di ripartizione:
P(X = 3) = P(X ≤ 3) - P(x < 3)= F(3) – F(2) = 3/6 – 2/6 =1/6 P(2 < X ≤ 5) = F(5) – F(2) = 5/6 – 2/6 = 3/6 P(2 ≤ X < 5) = F(5)- F(2) + P(X=2) - P(X=5) = 5/6 – 2/6 + 1/6 – 1/6 = 3/6 P(2 < X < 4) = F(4) – F(2) – P(4) = 4/6 – 2/6 – 1/6 = 1/6
P(2 ≤
X ≤ 6) = F(6) – F(2) + P(2) = 6/6 – 2/6 + 1/6 = 5/6
6. Nel caso di una variabile casuale continua, la funzione di ripartizione è continua è dunque: Abbiamo dove è la funzione di densità della variabile casuale continua X. Per X variabile casuale continua abbiamo:
Nel
caso di una funzione di densità costante di una variabile casuale
continua X, abbiamo il grafico della funzione di densità ed il grafico
della funzione di ripartizione (distribuzione) di probabilità cumulate:
La probabilità che la variabile casuale X assuma un valore compreso nell'intervallo [a,x] è: P(a ≤ X ≤ x) = (x - a)/(b - a) . Essa rappresenta l'area sottesa dalla retta y = 1/ (b - a) nell'intervallo [a,x]. Nel
caso di una funzione di densità non costante di una variabile casuale
continua X, abbiamo il grafico della funzione di densità ed il grafico
della funzione di ripartizione (distribuzione) di probabilità cumulate :
7. Osservazione:
La funzione
di ripartizione nel caso di una variabile casuale mista, può essere
decomposta nella somma di una funzione continua e di una funzione
costante a tratti.
Osservazione: Una variabile casuale è discreta se la sua funzione di ripartizione è una funzione a scala (costante a tratti). Una variabile casuale è continua se la sua funzione di ripartizione è una funzione continua.
Il grafico della funzione di ripartizione sarà:
Esempio 4: Nel caso già studiato nell'esempio 3 della scheda "Funzione di massa di probabilità", nel caso del lancio di due dadi, considerando la variabile causale X="somma dei due punteggi nel lancio di due dadi" possiamo aggiungere alla tabella della funzione di massa di probabilità, la riga corrispondente alla funzione di ripartizione:
Osservazione:
La probabilità P (x > a) = 1- Fx(a) è detta probabilità di coda. |