Le Frazioni:
Le frazioni ci permettono di risolvere il problema del resto in una divisione. In certi problemi, infatti, anche allora, poteva essere richiesto un risultato esatto o, in ogni caso, un'approssimazione molto precisa. Prima di descrivere come si procedeva per ottenere un calcolo migliore, analizziamo la rappresentazione delle parti frazionarie.
Gli egizi sono stati fra i primi ad aver utilizzato la nozione di frazione, da essi sempre utilizzata con numeratore uguale ad uno (frazioni unitarie). La frazione ordinaria di un numero fu un vero e proprio sconvolgimento apportato alla nozione primitiva del numero (cardinale e ordinale). Nel Papiro di Rhind sono magistralmente esposte le regole per il calcolo delle frazioni (comunemente chiamate "frazioni egiziane") con cui si è risolto il problema delle parti decimali. La soluzione è riportata in una tabella che fornisce per ogni intero dispari n compreso tra 3 e 101, la scomposizione in frazioni unitarie della frazione 2/n.
Nel 1927, lo srotolamento di un
manoscritto di cuoio, contemporaneo al Papiro di Rhind, suscitò grande
agitazione tra gli egittologi. Molti speravano di trovarvi grandi
scoperte. Immaginate la loro delusione quando tutto quello che apparve
fu una raccolta di 26 semplici espressioni frazionarie, del tipo 1/10 +
1/40 = 1/8, riportate da uno scriba anonimo e inesperto. Nonostante il
disappunto iniziale, però, il contenuto di tale manoscritto ha aiutato
a chiarire molti dei calcoli presenti nel Papiro di Rhind.
Il fatto di operare con frazioni unitarie è una caratteristica
singolare della matematica egizia. Per questo motivo una frazione
scritta coma somma di distinte frazioni unitarie è chiamata FRAZIONE EGIZIA.
Vediamo ora un esempio di divisione , tratta dal Papiro di Rhind, che utilizza le frazioni:
Dividere 35 per 8:
1 |
8 |
|
|
2 |
16 |
* |
4 |
32 |
1/2 |
4 |
|
* |
1/4 |
2 |
* |
1/8 |
1 |
________________________________
4+1/4+1/8 |
35 |
CURIOSITA': L'Occhio di Horus.