Geometria iperbolica > I modelli della geometria iperbolica>
Poincaré
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Il modello
di Poincaré consiste nel seguente "dizionario":
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Termini
primitivi
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Interpretazione |
Punto
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Punto interno ad
un cerchio fissato C nel
piano euclideo |
Linea
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Parte interna a C
di una linea euclidea |
Linea retta
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Parte interna a C
di un diametro di C o di un
cerchio ortogonale a C |
Piano
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Interno del cerchio
C |
Punto su
una retta
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Punto che appartiene in senso euclideo
alla retta |
Punto tra
due punti di una retta
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Punto tra i due punti della retta |
Lunghezza
di un segmento AB
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|log (ABUV)| (*)
dove U e V sono i punti di C
che si trovano sulla retta passante per
A e B |
Ampiezza
di un angolo
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Ampiezza in radianti dell'angolo euclideo
tra le semirette lati dell'angolo (**)
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Segmenti
congruenti
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Segmenti di uguale lunghezza |
Angoli congruenti
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Angoli di uguale ampiezza |
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(*)
In questa espressione compare il birapporto;
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DEFINIZIONE |
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Il
birapporto di quattro punti allineati A, B, C, D, che
indichiamo (ABCD), è definito mediante la seguente
espressione: |
(ABCD)
= AC BD / AD BC |
dove AC, AD, BC, BD
denotano segmenti orientati. |
Questa definizione può
essere estesa, con opportune modifiche, anche a punti non
allineati, come possono essere quelli appartenenti ad una
conica.
Nel birapporto
(ABUV) i segmenti sono intesi nel senso euclideo.
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(**)
Dati tre punti A, B,
e C, la misura dell'angolo ^ABC che ha per
lati le linee AB e BC (semirette per gli
abitanti di C) è uguale a
quella dell'angolo euclideo ^A'B'C' dove A'B'
e B'C' sono tangenti in B alle linee precedenti.
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Tramite
questa interpretazione i postulati della geometria iperbolica
diventano teoremi della geometria euclidea, e per questo motivo
ogni contraddizione eventualmente deducibile dai postulati
iperbolici potrebbe essere tradotta, ricorrendo a questo "dizionario",
in una contraddizione deducibile dai teoremi euclidei corrispondenti.
Ma poiché la nostra ipotesi è che non vi siano
contraddizioni nella geometria euclidea, non ve ne saranno
nemmeno in quella iperbolica.
Possiamo concludere che la geometria iperbolica è coerente
solo se lo è quella euclidea.
Vale anche il viceversa: la geometria euclidea è coerente
solo se lo è quella iperbolica, quindi l'affermazione
diventa più forte, e ci permette di stabilire una perfetta
equivalenza delle due geometrie rispetto al requisito di non
contraddittorietà.
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Riflettiamo
ancora:
cosa possiamo rispondere alla secolare questione del V postulato,
e cioè se il V postulato sia deducibile dalla geometria
neutrale?
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Se
la geometria euclidea è coerente, la risposta è
no!
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Se infatti il V postulato
fosse deducibile dalla geometria neutrale, allora sarebbe un
teorema della geometria iperbolica. Ma in questo modo sarebbe
in contraddizione con il POSTULATO 1 e quindi la geometria iperbolica
non sarebbe coerente. Ma abbiamo appena visto che se la geometria
euclidea è coerente, allora lo è anche quella
iperbolica, quindi
se la geometria euclidea è coerente, il V postulato non
può essere dedotto dalla geometria neutrale.
[Più semplicemente, se il V postulato fosse conseguenza
logica degli altri postulati, ovvero della geometria neutrale,
ogni insieme di enti che soddisfa tali proposizioni dovrebbe
soddisfare anche il V postulato. Ma abbiamo appena visto che
gli enti del modello di Poincarè soddisfano tutti gli
altri assiomi e non il V postulato.] |
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