3 OSSERVAZIONE   L'applicazione


\begin{displaymath}\begin{array}{cccl}
\tilde{j}_0: & \mathbf{A^n} & \longrightarrow & \mathbf{P^n} \\
\; & P & \longmapsto & j_0 (P)
\end{array}\end{displaymath}

è iniettiva, e risulta, identificando $\mathbf{A^n}$ con $\tilde{j}_0 (\mathbf{A^n})$ e $Y$ con $\mathbf{A^n},$

\begin{displaymath}\mathbf{P^n}=\tilde{j}_0 (\mathbf{A^n}) \cup H_0=\tilde{j}_0 ...
...\mathsf{giac}
\mathbf{A^n})=\mathbf{A^n} \cup \mathbf{P^{n-1}}.\end{displaymath}

Per ottenere $\mathbf{P^n},$ abbiamo cioè aggiunto ad $\mathbf{A^n}$ l'insieme delle rette per l'origine; in altre parole, $\mathbf{P^n}$ si ottiene aggiungendo ad $\mathbf{A^n}$ le direzioni delle sue rette.

4 DEFINIZIONE   I punti di $H_0$ sono chiamati punti impropri di $\mathbf{P^n}$ rispetto a $j_0$ $($o a $\tilde{j}_0),$ i punti di $\mathbf{P^n} \setminus H_0 =U_0$ punti propri rispetto a $j_0$ $($o a $\tilde{j}_0);$ $H_0$ è detto iperpiano improprio rispetto a $j_0$ $($o a $\tilde{j}_0).$
Si dice che $\tilde{j}_0$ permette di completare o ampliare un $n$-spazio affine $\mathbf{A^n}$ ad un $\mathbf{P^n},$ aggiungendo i punti impropri.

5 ESEMPIO   In $\mathbf{P^1} (\mathrm{K})$ sarà $H_0=\{ [0,1]\};$ tale punto viene spesso denotato col simbolo $\infty.$
Se si identifica $\mathbf{A^1}(\mathrm{K})$ con $\mathrm{K},$ risulterà $\mathbf{P^1} (\mathrm{K})=\mathrm{K} \cup \{ \infty \}.$ Pertanto talvolta si usa una sola coordinata non omogenea su $\mathbf{P^1} (\mathrm{K}),$ tenendo conto dell'inclusione.

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