1 OSSERVAZIONE   È facile generalizzare gli esempi 8 e 9 della sezione "Definizione di spazio proiettivo". Consideriamo $\mathbf{P^n}=\mathbf{P^n}(\mathrm{K})=\mathbf{P}(\mathrm{K^{n+1}})$ come l'insieme delle rette affini di $\mathbf{A^{n+1}}$ passanti per l'origine: ogni punto $[x_0,x_1,\ldots,x_n] \in \mathbf{P^n}$ corrisponde alla retta di $\mathbf{A^{n+1}}$ costituita dai punti $(\lambda x_0,\lambda x_1,\ldots,\lambda
x_n)$ al variare di $\lambda \in \mathrm{K}.$
I punti $P \in H_0$ corrispondono alle rette contenute nell'iperpiano affine di equazione $x_0=0.$ Chiamiamo tale iperpiano $H_0 '.$

Consideriamo l'iperpiano affine $Y$ di $\mathbf{A^{n+1}}$ di equazione $x_0=1,$ cioè $Y=\{ (1,y_1,\ldots,y_n) \in \mathbf{A^{n+1}} :y_1,\ldots,y_n \in
\mathrm{K} \}.$
Ogni punto $Q$ di $Y$ corrisponde ad una retta affine di $\mathbf{A^{n+1}}$ passante per $O,$ che chiamiamo $OQ$ $($tale retta non è parallela ad $Y,$ quindi $OQ \not\subset x_0=0).$ Infatti se $Q=(1,y_1,\ldots,y_n),$ allora sarà $OQ=\{ (\lambda,\lambda y_1,\ldots,\lambda y_n):\lambda \in \mathrm{K} \}.$
Viceversa, ogni retta $r \subset \mathbf{A^{n+1}}$ passante per $O,$ ad eccezione delle rette parallele ad $Y,$corrisponde a un punto di $Y,$ che è il punto $r \cap Y.$
Le rette parallele ad $Y$ passanti per $O$ sono le rette contenute nell'iperpiano $H_0 '.$
Si ottiene cosí una corrispondenza biunivoca


\begin{displaymath}\begin{array}{cccl}
j: & Y & \longrightarrow & \mathbf{P^n} \...
...,y_1,\ldots,y_n) & \longmapsto & [1,y_1,\ldots,y_n]
\end{array}\end{displaymath}

con inversa:

\begin{displaymath}\begin{array}{cccl}
j^{-1}: & \mathbf{P^n} \setminus H_0 & \l...
...c{x_1}{x_0},\frac{x_2}{x_0},\ldots,\frac{x_n}{x_0})
\end{array}\end{displaymath}

L'applicazione $j$ induce pertanto una corrispondenza biunivoca tra $Y \cup H_0$ e $\mathbf{P^n}.$
Si noti inoltre che i punti di $H_0$ sono le rette vettoriali di $\mathrm{K^{n+1}}$ contenute nella giacitura di $Y,$ che è appunto l'iperpiano vettoriale $H_0 '.$ In poche parole: $H_0=\mathbf{P}(\mathsf{giac}Y),$ e si ha quindi una biezione naturale

\begin{displaymath}Y \cup \mathbf{P}(\mathsf{giac}Y) \longleftrightarrow \mathbf{P^n}.\end{displaymath}

Si osservi che $H_0$ ed $Y$ possono essere sostituiti da un qualsiasi iperpiano $\mathbf{P}(H)$ di $\mathbf{P^n}$ e da un iperpiano affine di $\mathbf{A^{n+1}}$ avente giacitura $H$ e non passante per l'origine.
Se nella costruzione precedente identifichiamo $Y$ con $\mathbf{A^n},$ utilizzando l'applicazione biunivoca

\begin{displaymath}\begin{array}{cccl}
g: & \mathbf{A^n} & \longrightarrow & Y, ...
...(y_1,\ldots,y_n) & \longmapsto & (1,y_1,\ldots,y_n)
\end{array}\end{displaymath}

componendo $j$ con $g$ otteniamo l'applicazione biunivoca


\begin{displaymath}\begin{array}{cccc}
j_0=j \circ g: & \mathbf{A^n} & \longrigh...
...(y_1,\ldots,y_n) & \longmapsto & [1,y_1,\ldots,y_n]
\end{array}\end{displaymath}

la cui inversa è


\begin{displaymath}\begin{array}{cccl}
j_{0}^{-1}: & \mathbf{P^n} \setminus H_0 ...
...c{x_1}{x_0},\frac{x_2}{x_0},\ldots,\frac{x_n}{x_0})
\end{array}\end{displaymath}

2 DEFINIZIONE   La funzione $j_0$ si chiama applicazione di passaggio a coordinate omogenee rispetto a $x_0.$
La funzione $j_0^{-1}$ invece viene detta applicazione di passaggio a coordinate non omogenee rispetto a $x_0.$

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