Supponiamo che un punto su cui agisce una forza
compia uno spostamento infinitesimo
.
Definizione 2.4Si chiama lavoro elementare della forza
relativo allo spostamento infinitesimo il prodotto scalare:
essendo
e
.
Se più forze
agiscono su , si chiama lavoro totale del sistema di forze relativo allo spostamento di la somma dei lavori delle singole forze:
dove è il vettore risultante delle singole forze.
Definizione 2.5Se dipende solo dalla posizione di , e non da e esplicitamente, cioè
, la forza
si dice posizionale.
Definizione 2.6Se
è una forza posizionale ed esiste una funzione tale che
si dice che
è conservativa e è detto il potenziale di
.
In questo caso si ha:
(2.7)
Siano
le forze che agiscono su e supponiamo che siano tutte conservative. Indichiamo con
i rispettivi potenziali. Allora si ha:
dove
.
In questo caso si dice che il sistema di forze
è conservativo e viene detto il potenziale totale del sistema di forze.
Si chiama energia cinetica di P la grandezza scalare:
(2.8)
dove si ricorda che
è il modulo di .
Possiamo ora dimostrare il seguente.
Teorema 2.2 (dell'energia cinetica o delle forze vive)
Se è il vettore risultante delle forze agenti su e
è il lavoro totale di tali forze si ha:
(2.9)
Dimostrazione.
Definizione 2.7Se in un intervallo finito di tempo il punto percorre una curva di estremi , si chiama lavoro finito di una forza
l'integrale curvilineo:
Dal teorema dell' energia cinetica si ha allora:
(2.10)
dove
e
.
La 2.10 prende il nome di Teorema dell' energia cinetica in forma finita.
Supponiamo che il sistema di forze agenti su sia conservativo e sia il potenziale totale. Allora
costante
Dimostrazione.
Dalla definizione di forza conservativa e dal teorema delle forze vive si ha
(2.11)
da cui , donde l' asserto.
Definizione 2.8Se tutte le forze agenti su sono conservative si chiama energia potenziale del punto l'opposto del potenziale:
Allora dal Teorema di conservazione dell' energia si ha:
, cioè è costante nel tempo e viene chiamata energia totale del punto. Tale costante è solitamente denotata :
Dunque è la somma dell'energia cinetica e dell'energia potenziale. Si ha:
dove
e
con
.
Quindi per conoscere l' energia totale del punto occorre di nuovo conoscere la sua velocità iniziale e la sua posizione iniziale
.
Definizione 2.9Si chiama integrale primo del moto una funzione
delle coordinate del punto, delle componenti della velocità
, e del tempo che, durante il moto, rimane costante.
In altre parole, in ogni istante, si ha
dove indica una costante e le
, sono le soluzioni di 2.2 e le loro derivate temporali.
Le costanti che compaiono negli integrali primi si calcolano ovviamente mediante le condizioni iniziali.
Ad esempio, un integrale primo dell' equazione del moto è dato dal teorema di conservazione dell' energia (2.3) e detto integrale si scrive:
(2.12)
Se si hanno uno o più integrali primi del moto, si può avere un metodo alternativo rispetto alle 2.2 per trovare
, cioè si ha un metodo alternativo per trovare il moto di .
Questo avviene nel caso del moto unidimensionale, cioè nel caso di un punto materiale vincolato a muoversi su di una retta (per esempio l'asse ) soggetto a forze conservative. Questo sarà il contesto in cui lavoreremo d' ora in avanti.