Flessi | |||||||||
Sia Sia dato un punto x0Î |
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DEFINIZIONE: | si dice che la funzione |
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Poichè l'equazione della retta t tangente è
y =f(x0)+f'(x0)(x-x0),
la funzione è convessa in
x0 se f(x)![]() ![]() |
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DEFINIZIONE: | si dice che la funzione f è concava (o che volge la concavità
verso il basso) nel punto x0 se esiste un intorno Ix0 in cui il grafico non è mai al di
sopra della retta
t tangente al grafico nel punto P0. |
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La funzione sarà quindi concava in x0 se
f(x)![]() ![]() |
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DEFINIZIONE: | si dice che nel punto P0 la curva ha un punto di flesso
se in tale punto essa attraversa la tangente t in P0,cioè nell'intorno sinistro di
x0 la curva si trova al di sotto della retta tangente t e nell'intorno destro si trova al
di sopra di t o viceversa. |
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Per definizione i punti di flesso sono quei punti in cui la curva cambia concavità passando da concava a convessa (o viceversa) con continuità; di conseguenza la funzione f''(x) passerà da un valore positivo ad uno negativo (o viceversa) con continuità quindi per il teorema dei valori intermedi ci sarà un punto in cui f''(x) =0 |
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Introduciamo pertanto il calcolo della derivata seconda ed enunciamo i seguenti teoremi: |
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TEOREMA (1) a.Se f''(x0)>0 la funzione è convessa in x0; b.Se f''(x0)<0 la funzione è concava in x0; c.Se f''(x0) =0 e f'''(x0) ¹0 la curva ha nel punto P0(x0,f(x0)) un flesso. |
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TEOREMA (2) a.Se in x0Î]a,b[ f'(x0) =0 e f''(x0) =0 e f'''(x0)>0 allora x0 è un punto di flesso ascendente b.Se in x0Î]a,b[ f'(x0) =0 e f''(x0) =0 e f'''(x0)<0 allora x0 è un punto di flesso discendente |
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CALCOLO DELLE ORDINATE DEGLI EVENTUALI PUNTI DI FLESSO Basta sostituire una alla volta le ascisse dei punti di flesso nell'equazione della curva e ricavare l'ordinata corrispondente. |
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TEOREMA (3) Nell'ipotesi che sia f''(x0) = f'''(x0) = ... = f (n-1)(x0) = 0 e f n(x0)¹0 si possono presentare i seguenti casi: a. n pari, f n(x0)>0 allora f è convessa in x0; n pari, f n(x0)<0 allora f è concava in x0; b. n dispari, allora la funzione ha un flesso nel punto di ascissa x0. |
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Per quanto visto fin'ora e per quanto detto sui punti di massimo e minimo il seguente teorema riassume, generalizzandoli i teoremi già visti. | |||||||||
TEOREMA (4) Se nel punto x0Î]a,b[ sono veificate le seguenti condizioni: f'(x0) = f''(x0) = ... = f (n-1)(x0) =0 e f n(x0)¹0 si avrà uno dei seguenti casi: a.se n è pari, f n(x0)>0 allora il punto x0 è di minimo locale; se n è pari, f n(x0)<0 allora il punto x0 è punto di massimo locale; a.se n è dispari, f n(x0)>0 allora il punto x0 è ascissa di un punto di flesso a tangente orizzontale ascendente; se n è dispari, f n(x0)<0 allora il punto x0 è ascissa di un punto di flesso a tangente orizzontale discendente. |
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Da esso si deduce un metodo, detto metodo delle derivate successive
,per la determinazione dei massimi e dei minimi e dei flessi a tangente orizzontale di una funzione. Tale metodo consiste nel calcolare le soluzioni dell'equazione f'(x) =0 e,indicate con x0 una di esse,nel calcolare poi la derivata seconda f''(x). Si possono presentare allora i seguenti casi: |
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