Moltiplicazione:
Le operazioni viste fin qui risultano abbastanza facili, ma con la moltiplicazione le cose si complicano un po'.
Pensiamo alla moltiplicazione per 10, 100, 1000 … ; mentre con il nostro sistema di calcolo basta aggiungere degli zeri alla fine, nella scrittura geroglifica la cosa è analoga, anche se un po' più complicata: ogni simbolo va sostituito con il successivo. Questo caso è quindi abbastanza facilmente risolvibile, ma come eseguire le moltiplicazioni più complesse? Anche in questo caso, però, gli egizi ci hanno stupito ideando un metodo che può apparirci un po' bizzarro, ma è certamente molto funzionale anche con la loro notazione.
Per eseguire moltiplicazioni (ed anche le divisioni) usavano un procedimento basato su raddoppi successivi: cioè moltiplicavano (o dividevano) innanzitutto per 2! Era quasi più facile del metodo che usiamo noi!
Uno dei grandi meriti di questa tecnica è il fatto di richiedere solamente una conoscenza preliminare dell'addizione e della tabella del 2. Come al solito, è più semplice fare la prova su un esempio che non tentare di spiegare il metodo in dettaglio per iscritto, quindi … vediamo (usiamo per semplicità la notazione odierna):
ESEMPIO: Moltiplicare 17 per 13:
Innanzi tutto si deve decidere quale dei due numeri è il moltiplicando. Generalmente si considera tale il numero più piccolo ma è solo una convenzione. Vediamolo in entrambi i modi:
1) Moltiplicando: 13.
Lo scriba avrebbe proceduto per moltiplicazioni successive di 13 x 2 (cioè continuando a raddoppiare tutti i risultati) e si sarebbe fermato prima di arrivare ad un numero che superasse il moltiplicatore 17. Così:
1 |
13 |
2 |
26 |
4 |
52 |
8 |
104 |
16 |
208 |
Poi si scelgie le righe contrassegnate da * che hanno per somma 17, e si sommano i multipli di destra (* *) :
* |
1 |
13 |
* * |
2 |
26 |
||
4 |
52 |
||
8 |
104 |
||
* |
16 |
208 |
* * |
________________
17 |
221 |
Non sei convinto? Prendi la calcolatrice e verificherai che 13 x 17 = 221 !
Analogamente a prima (ora le righe * danno 13):
* |
1 |
17 |
* * |
2 |
34 |
||
* |
4 |
68 |
* * |
* |
8 |
136 |
* * |
_______________________
13 |
221 |
Alla base di tutto ciò sta la regola per cui "Ogni numero intero può essere espresso come la somma di potenze intere di 2", un principio di cui gli egizi erano sicuramente a conoscenza.