Geometria iperbolica > I modelli della geometria iperbolica>
Poincaré
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Il
problema della coerenza della geometria iperbolica è
qui ricondotto a quello della coerenza della geometria euclidea,
e poiché questa non è mai stata messa in discussione,
il modello stesso risulta piuttosto convincente.
Poincaré, nel suo libro La scienza e l'ipotesi del
1902, presentò il suo modello sotto forma di racconto
di fantasia; mantenere questa impostazione ci libererà
dalla necessità di appesantire la trattazione con la
discussione di aspetti tecnici.
La descrizione che Poincaré fa nel suo libro è
di un modello apparentemente diverso, ma equivalente a quello
presentato qui.
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Il
modello
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Sia dato in un piano
euclideo un cerchio euclideo C di
raggio R, immaginiamo che all'interno di questo cerchio
viva una popolazione di esseri bidimensionali che noi osserveremo
da fuori.
All'interno di C avviene uno strano
fenomeno che provoca la contrazione dei campioni di lunghezza
(regoli che quando sono al centro di C
misurano un metro) man mano che si allontanano dal centro.
La formula che descrive quantitativamente questo fenomeno è
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lunghezza
di un regolo campione a distanza r dal centro = 1-
r2/R2 metri,
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dove r è
misurata a partire dal punto medio del regolo stesso.
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Se poniamo il regolo al centro
(r = 0), poi lo allontaniamo procedendo verso il bordo
osservandolo a metà strada (r = ½
R), a tre quarti (r = ¾ R), e
così via, e ne calcoliamo la sua lunghezza, otteniamo
la seguente tabella (i valori sono arrotondati alla quarte cifra
decimale): |
Distanza
dal centro |
Lunghezza
del regolo (in metri) |
0 |
1,0000 |
1/2
R |
0,7500 |
1/3 R |
0,4375 |
7/8 R |
0,2344 |
15/16 R |
0,1211 |
31/32 R |
0,0615 |
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Supponiamo
inoltre che ogni cosa all'interno di C
(compresi gli esseri che ci vivono) subisca una corrispondente
variazione delle dimensioni lineari, cosicché nessun
abitante di questo strano mondo possa accorgersi del fenomeno.
Un abitante alto due metri al centro del cerchio C
sarà ancora alto due metri dopo essersi avvicinato
al bordo, perché tutto ciò che lo circonda avrà
mantenuto le proporzioni, compreso il regolo che l'abitante
può utilizzare per misurarsi. Solo noi che osserviamo
da fuori ci accorgiamo che l'omino rimpicciolisce allontanandosi
dal centro, e con lui rimpiccioliscono tutte le cose che lo
circondano.
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