Klein, professore all'Università di Gottingen, fu uno dei più inportanti matematici tedeschi del periodo a cavallo fra l'ottocento e il novecento.
Il successo
ottenuto da Klein nel ricondurre le varie geometrie metriche nell'ambito
della geometria proiettiva lo indusse a cercare di caratterizzare le diverse
geometrie non soltanto sulla base delle proprietà metriche e non
metriche e delle differenze fra le varie metriche, ma dal punto di vista
più generale di ciò che queste geometrie e tutte le altre
geometrie che erano già comparse si poneveno come obiettivo. Klein
diede questa caratterizzazione nella prolusione da lui pronunciata nel
1872 in occasione della sua chiamata all'Università di Erlangen
e intitolata Vergleichende Batrachtungen uber neuere geometrische Forschungen
(esame comparato delle ricerche recenti in geometria). Per questo motivo
le opinioni in essa espresse sono diventate note come Programma di Erlangen.
L'idea fondamentale
di Klein è che ogni geometria può essere caratterizzata da
un gruppo di trasformazioni e che il vero oggetto della geometria sono
le proprietà invarianti rispetto a questo gruppo di trasformazioni.
Inoltre una sottogeometria di una geometria data è l'insieme delle
proprietà che sono invarianti rispetto alle trasformazioni di un
sottogruppo del gruppo originale. Con questa definizione tutti i Teoremi
di una geometria corrispondente a un dato gruppo, continuano ad essere
Teoremi della geometria corrispondente al sottogruppo.
Un esempio
di geometria piana definita da Klein è la Geometria Affine che è
l'insieme delle proprietà e delle relazioni che sono invarianti
rispetto al gruppo affine, che è il gruppo di quelle trasformazioni
che mandano rette in rette e rette parallele in rette parallele (le distanze
e gli angoli possono invece essere alterati). Un altro esempio di definizione
in questo senso è la Topologia, caratterizzata da quelle proprietà
invarianti rispetto a trasformazioni continue e biunivoche che posseggono
un'inversa continua, cioè quelle che sono oggi dette omeomorfismi
(intuitivamente si tratta di "deformazioni elastiche" del piano).
Il punto
di vista kleiniano ha fornito un metodo sistematico per studiare e classificare
gran parte della geometria e ha suggerito numerosi problemi di ricerca.
La sua "definizione" di geometria ha guidato il pensiero geometrico per
circa cinquant'anni.
In questo
quadro la geometria più diffusa è la Geometria Euclidea perché
è la più adatta a descrivere il mondo rispetto a come direttamente
osservato dai nostri sensi, e dove si pensa alle trasformazioni delle figure
come a "movimenti rigidi" delle stesse (traslazioni, rotazioni, simmetrie).