Dimostrazione
Consideriamo l'equazione (
).
Se
dividiamo(
) per c ed abbiamo
.
Distinguiamo
tre casi:
- Se
e
sono entrambi negativi
si ottiene
che
è l'equazione canonica di un ellisse.
- Se
e
sono di segno opposto si ottiene
che è
l'equazione canonica di un iperbole.
- Se
e
sono positivi si ottiene l'equazione
che non ha soluzioni
reali. Da qui il nome di ellisse a punti non reali o ellisse
immaginaria.
Se
si ha l'equazione
Distinguiamo due
casi:
- Se
e
hanno segno opposto la (
) diventa
.
Se fattorizziamo tale equazione otteniamo
; la
conica quindi è data dall'unione delle rette di equazione
. Abbiamo così l'equazione di due rette reali incidenti in punto.
Figura:
Con l'equazione nella forma canonica, il
punto di incidenza delle due rette corrisponde all'origine degli assi.
|
- Se
e
hanno lo stesso segno abbiamo invece
che ammette una sola soluzione reale, per
.
Tale polinomio infatti non è riducibile in
e può
essere fattorizzato nel prodotto di due polinomi di primo grado
nel campo complesso
; la conica quindi è data
dall'unione di due rette di equazione
.
L'equazione rappresenta una coppia di rette complesse coniugate
incidenti in un punto reale, l'origine degli assi.
Per quanto riguarda l'equazione (
) è sufficiente
porre
e, scambiando X con Y,
si ha
l'equazione canonica di una parabola.
Resta soltanto l'equazione (
)
- Se
allora, posto
otteniamo
.
Se fattorizziamo questo polinomio nel prodotto di due polinomi di
primo grado otteniamo
. La conica è data dall'unione
di due rette parallele all'asse delle Y che intersecano l'asse
delle X rispettivamente nei punti
. La conica è costituita da due rette parallele
e distinte.
- Se
, ponendo
si ottiene
. Che non ha soluzioni reali ma in
, si fattorizza come
.
La conica quindi è data dall'unione di due rette
complesse e coniugate parallele e distinte.