Dimostrazione
Bisogna innanzitutto definire una
funzione d(x) per tutti gli elementi diversi da zero di Z[i]
che soddisfi le seguenti condizioni:
Consideriamo come funzione d(x) la funzione che ad un elemento x
= a + ib
associa il numero intero d(x)
= a2 + b2, cioè la norma N(x)
introdotta nella definizione 29. Quindi:
d(x)= N(x).
Vediamo,
infatti, che la proprietà 1 è soddisfatta in quanto N(x) = a2
+ b2 > 0 se x non è l’elemento nullo.
Anche
la proprietà 2 è soddisfatta, poiché per due numeri complessi x e y,
che non necessariamente
appartengono a Z[i], si ha N(xy)
=N(x)N(y) (come afferma la proposizione 20).
Resta
da dimostrare la proprietà 3.
Dimostriamola
prima di tutto in un caso particolare e cioè quando:
Sia y
= a + ib. Per l’algoritmo della divisione nell’anello degli
interi ordinari, possiamo trovare due interi u e v tali che:
a = un + u1,
b = vn + v1
dove
u1, v1 sono interi che soddisfano la
condizione:
Sia t
= u + vi e r = u1 + v1i.
Abbiamo così che y = a + ib = un + u1 + (vn + v1)i
= (u + vi)n + u1 + v1i
= tn + r.
abbiamo,
in questo caso particolare, che y = tn + r, con r = 0 o N(r) < N(n).
In
generale consideriamo x non nullo e y in Z[i]. N(x)
è cosi un intero positivo n.
Per
quanto ottenuto nella dimostrazione del caso particolare applicata n e abbiamo che:
Sostituendo
n con N(x) si ottiene:
possiamo semplificare
l’uguaglianza e scrivere N(y - tx) < N(x).
A questo punto scriviamo y = tx + r0, dove r0 = y – tx: t ed r sono quindi elementi di Z[i] e
come visto prima r0
= 0 oppure N(r0) = N(y – tx) < N(x). (c.v.d.)
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