SUI CORPI GALLEGGIANTI :
E' uno studio composto da due libri e, come si deduce dal titolo dell'opera, è un trattato di idrostatica.
Nel primo libro è enunciato quello che ancora oggi è noto
come "Principio idrostatico di Archimede" per la legge di equilibrio
dei fluidi per cui:
"Qualsiasi solido più leggero di un fluido, se collocato nel fluido, si immergerà in misura tale che il peso della sua parte immersa sarà pari al peso del fluido spostato. (I,5).
Un solido più pesante di un fluido, se collocato in esso, discenderà in fondo al fluido e se si peserà il solido nel fluido, risulterà più leggero del suo vero peso e la differenza di peso sarà uguale al peso del fluido spostato. (I,7)."
Ecco, quindi, apparire per la prima volta il concetto di peso specifico. Questi scritti testimoniano quanto la fisica e la matematica fossero note all'età ellenistica.
Per chi fosse interessato ad approfondire e migliorare la propria conoscenza della Meccanica dei fluidi, si suggerisce il seguente sito di Wikipedia:
http://it.wikipedia.org/wiki/Meccanica_dei_fluidi
Nel secondo libro, invece, si approfondisce lo studio vero e proprio dei fluidi.
Vengono introdotte scoperte più complesse, quali le posizioni di equilibrio di sezioni di parabola immerse, appunto, in un fluido.
Da numerosi studi di questo tipo, Archimede dedusse che tale equilibrio è condizionato non solo dal tipo di liquido, ma anche dal peso specifico (argomento introdotto già nel primo libro) del paraboloide solido immerso. A conferma di ciò, leggiamo le parole di Archimede stesso:
"Dato un segmento retto di un paraboloide di rivoluzione il cui asse a sia maggiore di 3/4p, e il cui peso specifico sia inferiore a quello di un fluido, ma abbia rispetto ad esso un rapporto non inferiore a (a - 3/4p)2: a2, se il segmento del paraboloide viene immerso nel fluido con l'asse inclinato secondo qualsiasi inclinazione rispetto alla verticale, ma in modo che la base non tocchi la superficie del fluido, non resterà in quella posizione, ma ritornerà nella posizione in cui l'asse è verticale. (II,4)."
Questi studi avevano, in ogni caso, un risvolto pratico, sono infatti alla base della progettazione dello scafo delle navi.. Non ci dobbiamo mai dimenticare, che Archimede era anche un grande ingegnere.
Gli studi idrostatici del nostro scienziato, sono collegati, in particolare, ad un fatto curioso che ci giunge dalla leggenda che avvolge la sua figura: lo smascheramento di una frode a danno del re Gerone. Per questo vi consigliamo di leggere la sezione del sito relativa alle "Curiosità".