Considerazioni sui connettivi


·  Innanzi tutto, dalla definizione è immediato che (α  β) equivale a ((¬ α)   β).

·  Valgono inoltre le leggi di De Morgan:

V(α  β) = V(¬(¬(α)  ¬(β)))          e        V(α  β) = V(¬(¬(α)  ¬(β))).

La dimostrazione, al solito, è lasciata al lettore.

·  È anche possibile definire    a partire da ¬ e ; infatti (anche qui la verifica è lasciata al lettore):

V(α  β) = V(¬(α  ¬(β)))          e          V(α  β) = V(¬(α)  β)

Quindi sarebbe possibile definire solo ¬ e uno qualunque tra  , , e poi trattare tutti gli altri connettivi come semplici abbreviazioni.

Può sorprendere scoprire che in effetti esistono due connettivi a due posti ognuno dei quali basta per definire qualsiasi altro connettivo!

Il primo di questi, che chiameremo NOR (NOT OR), equivale alla costruzione verbale "nè α nè β”, e il suo valore di verità è definito come segue:

V(α NOR β) = 1 - il massimo tra V(α) e V(β),

ovvero

V(α NOR β) = V(¬(α  β)).

Per dimostrare che gli altri connettivi sono definibili in termini di questo ci basta costruire ¬ e , che abbiamo visto essere sufficienti per definire tutti gli altri connettivi. Questo è facile, e al solito le verifiche vengono lasciate al lettore:

·  V(¬(α)) = 1 - V(α) = V(α NOR α)

·  V(α  β) = V(¬(α NOR β)) = V((α NOR β) NOR (α NOR β)

Il secondo, che chiameremo NAND (NOT AND), non ha un equivalente nel linguaggio umano. La maniera più conveniente per descriverne il significato è un'espressione del tipo " una delle seguenti affermazioni è falsa". È definito come segue:

V(α NAND β) = 1 - il minimo tra V(α) e V(β),

ovvero

V(α NAND β) = V(NOT(α  β)).

Per dimostrare che gli altri connettivi sono definibili in termini di questo ci basta costruire il NOT e l'AND, che abbiamo visto essere sufficienti per definire tutti gli altri connettivi. Come al solito le verifiche vengono lasciate al lettore:

·  V(¬(α)) = 1 - V(α) = V(α NAND α)

·  V β) = V(¬(α NAND β)) = V((α NAND β) NAND (α NAND β)

Un'osservazione ulteriore sull'implicazione: la definizione data non cattura interamente il significato intuitivo dell'implicazione. "A  B" è una tautologia se e solo se non è possibile che A sia vero mentre B è falso, il che corrisponde alla nostra intuizione; tuttavia, ((A  B (B  A)) è sempre una tautologia (la facile verifica è lasciata al lettore), il che è estremamente controintuitivo!

Per una definizione soddisfacente dell'implicazione è giocoforza passare alle logiche modali