Dimostrazione


Per ogni i = 1, 2, ... ,k poniamo d(i) = dim(Vl i(F)), e sia {ei1, ... , eid(i)} una base di Vl i(F).
Poiché un operatore lineare è diagonalizzabile se e solo se V possiede una base costituita da autovettori di F sarà sufficiente dimostrare che i vettori

e11, ... , e1d(1), e21, ... , e2d(2), ... , ek1, ... , ekd(k)

sono linearmente indipendenti.

Supponiamo che si abbia

0 = c11e11 +...+c1d(1)e1d(1) + c21e21 +...+c2d(2)e2d(2)+...+c k1ek1+...+ckd(k) ekd(k) [1]

per opportuni scalari cij.

Ponendo vi = ci1ei1 + ... + cid(i)eid(i), si ha vi Î Vl i(F) e la [1] può essere riscritta nella forma seguente :

0 = v1 + v2 + ... + vk. [2]

Poiché vi = 0 se e solo se ci1 = ci2 = ... = cid(i)= 0, sarà sufficiente dimostrare che v1 = v2 = ... = vk = 0.
Se vi ¹ 0, allora vi è un autovettore relativo a l i e {v1, v2, ... , vk} / {0} è un insieme di vettori linearmente indipendenti. Quindi il secondo membro della [2] può essere uguale al vettore nullo se e solo se tutti gli addendi sono 0.