
Una pagina degli Elementi di Euclide
nel codice più famoso (Oxford, Bodleian Library,
Ms. d'Orville 301, f. 325 v., 888 d.C.) |
Nessuno
conosce con esattezza che cosa Euclide abbia realmente pensato
e scritto, al testo in nostro possesso, infatti, hanno messo
mano in molti.
Gli ELEMENTI di Euclide divennero ben presto l'introduzione
canonica alla geometria, e le copie del suo libro furono molto
richieste. Ma, trattandosi di copie manoscritte, era inevitabile
che, pur ricalcando l'originale, esse fossero leggermente
diverse fra loro. Via via che queste copie e le successive
versioni si diffondevano per l'area mediterranea, per essere
a loro volta copiate e ricopiate ancora, le varianti del testo
si accumularono.
A volte i cambiamenti furono introdotti deliberatamente, come
quando Teone di Alessandria (seconda metà del IV sec.
d.C.), non soddisfatto della versione tramandata da quasi
700 anni, rese il linguaggio più chiaro, cambiò
qualche passaggio nelle dimostrazioni, ne aggiunse delle alternative
e inserì alcuni teoremi del tutto nuovi.
Circa 400 anni dopo Teone, una copia del suo manoscritto fu
tradotta in arabo. In seguito, intorno al 1120, una copia
di questa traduzione fu tradotta in latino dal filosofo inglese
Adelardo di Bath; nel 1270 circa, la traduzione di Adelardo
fu riveduta da Campano da Novara (alla luce di altre fonti
arabe derivate da altre versioni greche del manoscritto di
Teone) e una nuova edizione fu stampata a Venezia nel 1482. |
Durante
i 1800 anni intercorsi fra la nascita dell'opera di Euclide
e la sua prima versione a stampa erano stati apportati moltissimi
cambiamenti.
Dopo il 1482 furono rinvenute versioni greche della versione
di Teone e una copia greca degli ELEMENTI che probabilmente
si basava su una versione anteriore. Nel 1880, a partire da
queste fonti, il filologo danese Johan L. Heiberg si occupò
di una ricostruzione dell'originale e su questa versione,
considerata canonica, si basa la traduzione inglese del 1908
curata da Sir Thomas L. Heath, preziosa per l'introduzione
ed il commento. |