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Gli Elementi

Gli Elementi (300a.C.); (13 libri) costituiscono una sistemazione critica e la sintesi organica di tutta la geometria organizzata secondo il metodo assiomatico (ipotetico-deduttivo) proprio del pensiero greco. In questa geometria astratta è necessario:

  1. precisare con le definizioni quali sono gli oggetti che si studiano, gli enti primitivi;
  2. individuare mediante i postulati un sistema di proprietà primitive e operazioni possibili, in un sistema compatibile (non contraddittorio);
  3. dedurre dai postulati le diverse proposizioni che saranno i TEOREMI di questa geometria.
La geometria assume eleganza e concatenazione logica. Gli Elementi di Euclide sono stati spesso considerati "Summa delle conoscenze matematiche del mondo greco", ma tale definizione rischia di essere riduttiva, in quanto nell'opera vi sono anche, il risultato di tutte le indagini filosofiche fino da allora condotte sulle metodologie più opportune per stabilire la conoscenza scientifica. Fu la geniale mente di Euclide ad applicare lo sviluppo del ragionamento come "riduzione all'assurdo", secondo il metodo che aveva preso le mosse con Zenone ed era stato poi elaborato da Platone ed Aristotele; fu lui ad utilizzare l'impianto delle "definizioni", dei "postulati" e degli "assiomi" aristotelici, come anche il "metodo dell'esaustione" per dare ordine e forma a quelle conoscenze matematiche che costituivano un campo affascinante e amato dai greci, ma ancora troppo abbandonato a se stesso.

"I tredici libri" I primi 4 libri trattano le proposizioni fondamentali della geometria piana e precisamente:libro I: teoria dell'uguaglianza e dell'equivalenza libro II: algebra geometrica libro III: proprietà del cerchio libro IV: proprietà dei poligoni regolari libro V: ha carattere più generale e riguarda la teoria delle proporzioni tra grandezze libro VI: applicazione alle figure piane della teoria trattata nel libro V libri VII, VIII e IX: numeri interi e loro proprietà libro X: numeri razionali e in particolare i radicali quadratici libri XI, XII e XIII: geometria solida.

Il LIBRO I degli Elementi è il più poderoso ed in esso si trova praticamente tutta la geometria piana che si studia a scuola. Contiene 23 termini (pseudo-definizioni), 5 postulati e 5 nozioni comuni.

I termini:

I. Punto è ciò che non ha parti.
II. Linea è lunghezza senza larghezza.
III. Estremi di una linea sono punti.
IV. Linea retta è quella che giace ugualmente rispetto ai suoi punti.
V. Superficie è ciò che ha soltanto lunghezza e larghezza.
VI. Estremi di una superficie sono linee.
VII. Superficie piana è quella che giace ugualmente rispetto alle rette su di essa.
VIII. Angolo piano è l'inclinazione reciproca di due linee su un piano, le quali si incontrino fra loro e non giacciano in linea retta.
IX. Quando le linee che comprendono l'angolo sono rette, l'angolo si chiama rettilineo.
X. Quando una retta innalzata su una retta forma gli angoli adiacenti uguali fra loro, ciascuno dei due angoli uguali è retto, e la retta innalzata si chiama perpendicolare a quella su cui è innalzata.
XI. Angolo ottuso è quello maggiore di un retto.
XII. Angolo acuto è quello minore di un retto.
XIII. Termine è ciò che è estremo di qualche cosa.
XIV. Figura è ciò che è compreso da uno o più termini.
XV. Cerchio è una figura piana compresa da un'unica linea [che si chiama circonferenza] tale che tutte le rette, le quali cadano sulla linea, a partire da un punto fra quelli che giacciono internamente alla figura, sono uguali fra loro.
XVI. Quel punto si chiama centro del cerchio.
XVII. Diametro del cerchio è una retta condotta per il centro e terminata da ambedue le parti dalla circonferenza del cerchio, la quale retta taglia anche il cerchio per metà.
XVIII. Semicerchio è la figura compresa dal diametro e dalla circonferenza da esso tagliata. E centro del semicerchio è
quello stesso che è anche centro del cerchio.
XIX. Figure rettilinee sono quelle comprese da rette, vale a dire: figure trilatere quelle comprese da tre rette,
quadrilatere quelle comprese da quattro e multilatere quelle comprese da più di quattro rette.
XX. Delle figure trilatere è triangolo equilatero quello che ha i tre lati uguali, isoscele quello che ha soltando due lati
uguali e scaleno quello che ha i tre lati disuguali.
XXI. Infine, delle figure trilatere è triangolo rettangolo quello che ha un angolo retto, ottusangolo quello che ha un
angolo ottuso e acutangolo quello che ha i tre angoli acuti.
XXII. Delle figure quadrilatere è quadrato quella che è insieme equilatera e ha gli angoli retti, rettangolo quella che ha
gli angoli retti ma non è equilatera, rombo quella che è equilatera ma non ha gli angoli retti, romboide quella ha i
lati e gli angoli opposti uguali fra loro, ma non è equilatera né ha gli angoli retti. E le figure quadrilatere oltre a
queste si chiamino trapezi.
XXIII. Parallele sono quelle rette che essendo nello stesso piano e venendo prolungate illimitatamente dall'una e dall'altra parte, non si incontrano fra loro da nessuna delle parti.

Le Nozioni comuni:

I. Cose che sono uguali a una stessa sono uguali anche fra loro.
II. E se cose uguali sono addizionate a cose uguali, le totalità sono uguali.
III. E se da cose uguali sono sottratte cose uguali, i resti sono uguali.
IV. E se cose uguali sono addizionate a cose disuguali, le totalità sono disuguali.
V. E doppi di una stessa cosa sono uguali tra loro.
VI. E metà di una stessa cosa sono uguali fra loro.
VII. E cose che coincidono fra loro sono uguali.
VIII. E il tutto è maggiore della parte.

I cinque postulati:

"Si ammette di poter condurre da qualsiasi punto ad ogni altro punto una linea retta ;"
"e che ogni retta terminata si possa prolungare continuamente per dritto;"
"e che con ogni centro e con ogni distanza si possa descrivere un circolo;"
"e che tutti gli angoli retti siano uguali tra di loro;"
"e che se una retta, incontrandone altri due, forma angoli interni da una stessa parte minori di due angoli retti, le due rette prolungate continuamente si incontrano dalla parte in cui sono gli angoli minori di due retti".



édition de 1629 des Eléments d'Euclide.