IL LIBRO DEI LEMMI :

 

 

Quest'opera non c'è giunta dall'originale greco, ma da una traduzione araba. Il sospetto è che, come purtroppo spesso avveniva durante le ricopiature, all'opera siano state aggiunte osservazioni di altri, come si deduce anche dal fatto che spesso si parla di Archimede in terza persona.

Rimane, comunque, un'opera molto importante. Infatti, si vede come Archimede, pur essendo uno studioso di alto livello, fosse affascinato da problemi e strumenti dell'uso quotidiano.

Anche questo contribuisce a darci un'idea della sua personalità.

Vengono descritti e analizzati l'arbelos cioè il coltello del calzolaio e la saliera, affiancati a problemi più complessi quali la trisezione dell'angolo generico.

Da tutte queste osservazioni "elementari" della vita quotidiana, Archimede traeva spunto per inventare le sue elaboratissime macchine. Era quindi un grandissimo osservatore, come tutte le più grandi menti.